Udine, 22 gen 2018 – Come la scienza può essere a servizio delle politiche della salute; ma anche quali risultati concreti si sono realizzati in un campo specifico come quello della qualità della vita della popolazione anziana e quanto si può fare per un invecchiamento sano e attivo. Sono questi i punti sui quali si è articolato l’evento “Science meets Regions” svoltosi a Udine nel Salone del Castello e organizzato dal Consiglio regionale FVG con il sostegno del Centro Comune di Ricerca della Commissione europea, della Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali e della Direzione regionale competente in materia di ricerca e università.
Il convegno – introdotto e concluso dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop – ha visto confrontarsi esponenti di istituzioni scientifiche e politiche, regionali, nazionali ed europee, su questo progetto di divulgazione della conoscenza scientifica, avviato nel 2015, promosso congiuntamente dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni attraverso il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre-JRC, 5 centri in Europa, circa 3000 ricercatori coinvolti) che è appunto il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza e che nel 2016 ha svolto con il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia un’attività pilota sull’invecchiamento attivo.
La partecipazione del FVG al “Science meets Regions” nel 2016 come regione pilota sull’invecchiamento attivo era stata infatti ispirata proprio alla legge regionale 22 del 2014 sul tema, e i lavori portarono all’approvazione della Carta “active aging FVG” contenente i principi dell’azione regionale che, oltre al confronto costante con la comunità scientifica, riguardano la promozione di sani stili di vita e prevenzione, l’individuazione di soluzioni tecnologiche funzionali all’obiettivo, il rendere la popolazione anziana partecipe nella definizione dei bisogni, ma anche la creazione di percorsi di integrazione intergenerazionale con sviluppo trasversale dei servizi per i cittadini proprio nell’ottica dell’invecchiamento attivo, tanto più considerando che la popolazione del Friuli Venezia Giulia ha un indice di anzianità tra i più alti d’Italia a fronte di un bassissimo tasso di natalità.
Di fronte a esigenze della società che cambiano è, quindi, sempre più importante un approccio scientifico all’azione politica.
“Science”, quale luogo di dialogo tra gli scienziati e policy marker su temi di rilevanza europea, nazionale e regionale, è in grado di mettere a disposizione del legislatore regionale strumenti scientifici e dati necessari per decisioni consapevoli.
Nel corso dei lavori, oltre alla presentazione dei servizi a supporto delle politiche europee e degli Stati membri e della metodologia di “Science” indirizzata a tutti i Parlamenti regionali, sono stati presentati i risultati del lavoro sinergico tra Regione FVG e Centro Comune di Ricerca sull’invecchiamento attivo e illustrata l’attività preparatoria per il 2018.
L’esperienza maturata in meno di tre anni in Friuli Venezia Giulia e l’essere stati nominati dalla Commissione europea referenti europei pone la Regione di fronte alla responsabilità di esportare questo modello in tutta l’Ue.
In questo anno il dibattito tra scienza e politica sarà imperniato sul tema dell’Alzheimer.
Il Piano 2018, collocato nelle sette linee strategiche del Piano triennale 2016-2017 declina obiettivi e azioni per aree di intervento, e si inserisce anche in una linea strategica trasversale con iniziative in ambito europeo per trovare nuove vie di finanziamento e nuove partnership pubbliche e private.