Udine, 8 feb 2018 – Cinquant’anni fa – tra gennaio e febbraio 1968 – fioriva la “Primavera di Praga”.
In occasione di questo anniversario, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e il CRAF di Spilimbergo, grazie alla collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Praga, hanno realizzato la mostra “Praga 1968″ che sarà inaugurata il 16 febbraio alle 18.00 all’Antico Foledor Boschetti-Della Torre di Manzano, dove sarà visitabile fino al 25 marzo, e che successivamente sarà trasferita in Repubblica Ceca (alla Cappella Barocca dell’istituto Italiano a Praga e al Museo nazionale di Fotografia di Jindrichuv Hradec). La rassegna presenta gli avvenimenti storici con oltre 100 fotografie realizzate da quattro fotografi: il ceco Pavel Sticha, lo svedese Sune Jonsson e gli italiani Carlo Leidi e Alfonso Modenesi i cui lavori sono conservati negli archivi del CRAF.
L’evento – che in Repubblica Ceca aprirà il calendario delle tante manifestazioni che saranno proposte per questo anniversario – è stato presentato oggi nella sede udinese della Regione, in via Sabbadini 31, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop.
Quella raccontata da questi straordinari cento scatti fu una stagione breve in cui la Cecoslovacchia tentò di seguire la via del riformismo rispondendo, con la nomina di Alexander Dubcek a segretario generale del Partico Comunista Cecoslovacco e di Ludvik Svoboda a presidente della Repubblica, al malcontento popolare per il gioco sovietico e per la profonda crisi in cui versava il Paese. I loro nomi per il popolo rappresentavano la speranza di un futuro di democrazia, ma la strada imboccata finì bruscamente il 20 agosto dello stesso anno con l’entrata delle truppe del patto di Varsavia nel territorio cecoslovaccio e i vertici del nuovo PCC furono costretti a rinunciare alle riforme che avevano in programma. Una “Primavera” che naufragò nel plumbeo autunno della normalizzazione che segnò il Paese per molti anni e che si tinse anche del sangue del sacrifico di Jan Palach che per protesta contro l’invasione sovietica si diede fuoco in piazza Venceslao, divenendo il simbolo della resistenza assieme ad altri giovani che seguirono il suo esempio. Un arco temporale relativamente breve ma di rilevanza politica globale anche se su quella “terza via” che avrebbe dovuto far convivere comunismo e capitalismo calò definitivamente il sipario.
Le foto di Pavel Sticha, che prima di abbandonare la Cecoslovacchia era fotografo del quotidiano “Svoboda” (Libertà) sono un significativo contributo di immagini che ritraggono molti dei protagonisti di quella stagione ed eventi fondamentali nella storia di quell’anno come la nomina di Dubcek a Segretario del PCC nel febbraio 1968 e il corteo del Iº maggio.
Lo svedese Sune Jonsson documentò le giornate dell’agosto 1968: si trovava a Praga con il giornalista Dag Lindberg per conto della rivista “VI” per realizzare un servizio sull’assedio di Praga del 1648, ultimo evento bellico della Guerra dei Trent’anni quando una colonna svedese fu inviata all conquista di Hradcany, e assistette invece all’invasione delle truppe sovietiche.
Carlo Leidi e Alfonso Modenesi nel 1968 furono invece testimoni degli avvenimenti dei mesi autunnali fotografando anche i reparti di produzione della CKD, l’azienda praghese ove si era riunito clandestinamente il congresso del Partito Comunista dopo l’invasione. Tra le immagini più significative figurano quelle scattate la mattina del 28 ottobre 1968 nella piazza del castello che sovrasta la città, quelle dei cittadini che deponevano fiori e lumi ai piedi della statua di san Venceslao, quelle dei muri e dei balconi dove comparivano scritte contro l’invasione e a sostegno della “Primavera” e, infine, la tomba di Jan Palach fotografata nel marzo 1970.
Il repertorio di fotografie in mostra ricostruisce dunque un momento storico importante valorizzando l’archivio del CRAF che grazie alla Regione continua ad arricchire il suo patrimonio e a svolgere la sua azione culturale di documentazione, intessendo collaborazioni con enti e istituti: un significativo biglietto da visita per il Centro Ricerche e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo che ha già messo in atto una intensa relazione di iniziative con la Repubblica Ceca anche attraverso l’amicizia consolidata con il diplomatico e fotografo-ingegnere Pavel Kopp che lo scorso anno ha esposto i suoi scatti nella sede del Consiglio regionale; grazie a questa amicizia il CRAF ha partecipato nel 1997 a una importante mostra al castello di Praga, al tempo della presidenza Havel e successivamente ad altre rassegne.
In copertina: Sune Jonsson, Praga 1968