TRIESTE 18.01.19. «Ricordare oggi i 100 anni dall’appello ai “Liberi e Forti” vuol dire sottolineare la fortissima spinta data dal fondatore dei Popolari al tema del municipalismo e del regionalismo: l’impegno nel territorio, per far crescere solidarietà e sviluppo, equità e diritti, pace e convivenza, oggi ci proietta, in un momento di così forte disgregazione, a valorizzare sempre di più le dinamiche di coesione e sinergia tra le varie regioni d’Europa per scongiurare le tensioni, le divisioni, i lutti che abbiamo vissuto nel secolo scorso». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop, ricordando la figura di don Sturzo in occasione del centesimo anniversario dell’appello dei Liberi e Forti. Con questo motto il 18 gennaio di un secolo fa don Sturzo presentò il programma del Partito Popolare Italiano, la prima formazione politica del mondo cattolico italiano, da cui nacque la Dc.
«Proprio, in un momento nel quale sembrano vincere muri e nazionalismi, la lettura dell’appello di Sturzo ancora emoziona dopo 100 anni, per la visione di un’autentica promozione della persona, di radicamento nel territorio, del ruolo della politica per un bene comune, per una vera lotta alle diseguaglianze». «L’Europa casa comune delle Regioni – conclude Iacop – diventa allora il nuovo luogo dove abitare diritti e responsabilità: in questo nuovo contesto la spinta del popolarismo e dei cattolici in politica diviene essenziale e ineludibile».