TRIESTE 25.10.19 «Con il disegno di legge sulle minoranze linguistiche, la Giunta Fedriga sferra un brutale attacco all’identità friulana, umilia le associazioni che da anni lavorano per promuovere il la lingua e la cultura friulana e declassa di un patrimonio di esperienze e competenze previsto in legge e finora tutelato». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop relatore di minoranza del disegno di legge 68 “Disposizioni per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche slovena, friulana e tedesca del Friuli Venezia Giulia” che verrà discusso e votato dal Consiglio regionale nella seduta del prossimo 30 ottobre.
«Il ddl introduce una serie di criticità per il friulano, a partire dall’istituzione dell’albo regionale sulla matrice di quella che già esiste per le associazioni della comunità linguistica slovena e viene cancellato l’elenco nominale delle realtà associative riconosciute dalla legge in vigore attualmente. Così umiliano realtà che hanno un’esperienza pluridecennale nella tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana. Si tratta di un’autentica declassazione che ci mette di fronte a una situazione di grave incertezza che non garantisce il normale proseguimento dell’autorevole attività finora garantita da queste realtà associative di lingua friulana». Inoltre, aggiunge Iacop, «viene assegnata all’Arlef un’importante attività didattica che al momento difficilmente potrà garantire di svolgere con le risorse di cui dispone. In conclusione ci troviamo di fronte a una grave lesione di una delle dimensioni principali che costituiscono l’identità friulana. Pertanto il gruppo del Pd chiede lo stralcio di tutto il capo del ddl riguardate il friulano e di riportare a una discussione vera e più ampia, ma soprattutto condivisa con tutti gli attori che operano nella comunità linguistica friulana, cosa che finora è gravemente mancata».