Aeroporto Fvg: Iacop (Pd), si tolgano i veli sull’accordo siglato da Promoturismo

TRIESTE 12.02.21 «Dopo che PromoturismoFvg ha firmato una sorta di cambiale in bianco con il Trieste Airport Fvg per la promozione turistica negli spazi aeroportuali, la giunta regionale ha cercato di correre ai ripari annunciando una rimodulazione del contratto commerciale per ovviare alle mancate pubblicità durante il lockdown. A mesi di distanza da questo annuncio si tolgano i veli e si renda noto se e in che modo l’esecutivo Fedriga ha rimediato all’errore commesso dall’ente di promozione turistica». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop firmatario di un’interrogazione con la quale chiede alla Giunta regionale di rendere noti gli esiti della rimodulazione dell’accordo commerciale tra PromoturismoFVG e Trieste Airport Fvg annunciata nel luglio del 2020 a seguito di un’interrogazione presentata sempre da Iacop.

«A seguito della mia precedente interrogazione – ricorda Iacop – abbiamo saputo che l’accordo commerciale tra PromoturismoFvg e Trieste Airport Fvg, del valore di alcune centinaia di migliaia di euro, non prevede alcuna rimodulazione, nemmeno per cause di forza maggiore. La risposta che l’assessore al Turismo Bini fornì in Aula confermò come il contratto che lega PromoturismoFvg all’aeroporto per gli spazi pubblicitari, i desk informativi e per le sale d’attesa, anche ad aeroporto chiuso, come è stato durante l’emergenza coronavirus, non poteva essere rivisto in conseguenza al fatto che, ovviamente, nessuna pubblicità è stata possibile a struttura chiusa. Di fatto una cambiale in bianco che l’ente di promozione turistica ha firmato a favore dell’aeroporto del Fvg».

A seguito dell’emergenza coronavirus, ricorda inoltre Iacop «l’aeroporto ha sensibilmente ridotto la sua operatività, con un calo di oltre il 73 per cento dei passeggeri in transito nel 2020 rispetto al 2019. Inoltre, secondo quanto dichiarato dall’amministratore del Trieste Airport, il traffico sarà completamente azzerato. Dopo mesi di silenzio, a fronte di questa situazione è ora di sapere che fine hanno fatto le centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici investiti da Promoturismo».

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