TRIESTE 29.11.21 «Dalle iniziali garanzie di condivisione delle linee di definizione del Pnrr, passando per il lavoro svolto dal cosiddetto “Tavolo per la terza ripartenza”, alla situazione attuale il Consiglio regionale è stato esautorato nella sua prerogativa. Nonostante ci troviamo di fronte a un’opportunità storica di dare una svolta al futuro del Fvg, governa la confusione e l’assoluta mancanza di chiarezza, tra chi si intesta le opere decise ad altri livelli». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e il consigliere regionale, Franco Iacop, a margine del dibattito in Aula sulla mozione presentata dai gruppi di opposizione attraverso la quale si chiedeva “un reale coinvolgimento del Consiglio regionale per la declinazione del Pnrr in Regione”.
«Respingiamo al mittente le accuse di strumentalizzazione su un tema centrale come il Piano nazionale di resistenza e resilienza, ribadendo invece la necessaria richiesta di trasparenza e chiarezza finora mancate. In questa confusione abbiamo assistito, a livello parlamentare, a maldestri tentativi di intestarsi la paternità di opere che si vogliono realizzare» sostiene Moretti.
Sulla «mancata centralità del Consiglio» si è soffermato Iacop: «Dopo la nostra richiesta di condivisione c’è stato un lavoro attorno alle proposte presentate dai gruppi consiliari che ha portato a un documento corposo, della cui utilità e uso da parte della Giunta non abbiamo notizie. Inoltre appare evidente un mancato coordinamento e promozione dell’attività delle autonomie locali sulle opportunità offerte loro dai bandi del Pnrr».